Incarico professionale di progettazione definitiva ed esecutiva relativa alle opere di inserimento paesaggistico-ambientale della “Via d’Acqua Sud-Canale e collegamento Darsena-Sito Expo

Committenza: Metropolitana Milanese S.p.a.

Tecnici incaricati: Arch. Gioia Gibelli

Collaboratori: Arch. Simona Basilico, Arch. Paesaggista Maria Teles, Arch. Elisa Borgonovo, Pian. Viola Dosi, Dott.ssa Ester Pagnoni, Dott. Diego Baronchelli

Parco Deviatore. Stralcio planimetria d’insieme

Area Sorgente. Stralcio planimetrico

Sezioni area Fontanile, Parco di Trenno, Parco Pertini

Alcune sezioni tipologiche del canale

La Via d’Acqua è un progetto di riqualificazione paesistico ambientale che figura tra i grandi progetti dell’Esposizione Universale del 2015, configurandosi quale connessione del sito espositivo con il territorio che lo ospita ed intervento essenziale per il funzionamento del sito stesso: un sistema idraulico e fruitivo di collegamento tra il sistema idrico del Canale Villoresi a nord e il sistema idrico dei Navigli milanesi a sud.

Un progetto di grande valenza paesaggistico–ambientale oltre che idraulica, che si sviluppa a partire da una derivazione del canale Villoresi lungo i  sistemi vallivi del Guisa, del Lura e dell’Olona sino a giungere al sito Expo; da qui, attraversando i grandi parchi della cintura ovest e riqualificando anche un sistema territoriale a sud di Milano, si immette nello storico Naviglio Grande, in connessione con la Darsena ed il centro di Milano. Il tracciato attraversa il vasto sistema di parchi ed aree protette esistente, ove potranno trovare sede ideale e occasione di valorizzazione e divulgazione anche ulteriori realizzazioni e testimonianze relative al tema dell’Esposizione Universale “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. 

La necessità di portare acqua al Sito espositivo si coniuga con quella di costruzione di un’infrastruttura irrigua permanente a servizio dei territori agricoli a Ovest e soprattutto a Sud di Milano; inoltre la realizzazione del nuovo secondario diviene occasione di definizione di nuovi scenari di valorizzazione paesaggistica e fruitiva di questo territorio, nonché di promozione e valorizzazione delle risorse esistenti.


Via d’Acqua Sud – dal Sito espositivo al Naviglio Grande - circa 11,35 km dei quali 3,52 km intubati e i restanti 7,83 km a cielo aperto. I contesti attraversati variano dai densi tessuti urbanizzati a cavallo di via Gallarate e via Forze Armate ai vasti spazi aperti ed orizzonti agricoli del parchi ad Ovest di Milano (Parco di Trenno, Boscoincittà , Parco delle Cave). Il canale nei lunghi tratti a vista diviene occasione di connotazione di spazi urbani ora poco caratterizzati o di arricchimento dei vasti parchi urbani attraversati, in altri contribuisce a ridefinire e riqualificare il limite tra urbanizzato (Baggio) e spazi aperti (Parco delle Cave) o a migliorare l’inserimento ambientale del deviatore Olona. La pista di servizio che lo affianca non coincide, se non per brevi tratti, con il percorso principale di collegamento tra Canale Villoresi, Sito Expo e Naviglio Grande, ma  comunque si integra con le reti di fruizione esistenti e in programma. 

Lungo il canale si articolano in sequenza parchi e zone con caratteri differenti: il Fontanile (un piccolo laghetto), la Sorgente (una piazza d’acqua), il Parco Pertini (con zone ombreggiate ed una grande struttura in salix), il Parco Deviatore (con un giardino tematico e canalette d’acqua) ed infine l’area di San Cristoforo ove il canale della Via d’Acqua si immette nel Naviglio Grande e la dorsale ciclo-pedonale si connette con l’itinerario lungo il Naviglio e la Via di Mezzo del Parco delle Risaie.