“Concetto per lo sviluppo di un’area ricreativa sull’altopiano”

Ente banditore: Amm.ne comunale di Naz-Sciaves (BZ)

Gruppo di lavoro: Carlo Alberto Maggiore, con competenza per la progettazione architettonica. Arch. Gioia Gibelli, con competenza per gli spazi esterni. Ing. Enrico Maggiore. Collaboratori: Dott.ssa Ester Pagnoni (Studio Gioia Gibelli), Michele Gerli, Paolo Imperatori, Giorgia Buzzatti, Francesco Savoini, Elisa Gulino.

Concorso internazionale di idee. Progetto 10° classificato su 77.

Sezioni stagionali
I paesaggi e le folies

Il progetto mira alla conversione dell’ex-base NATO di Naz-Sciaves, un’evidente smagliatura nel tessuto agricolo che disegna la superficie densamente coltivata dell’altopiano, in un’area ricreativa “comune”. Operando sulla sovrapposizione delle tre matrici morfologiche che caratterizzano l’area -topografia, trama dei frutteti, traccia dei recinti militari- la proposta di riqualificazione si fonda su tre operazioni fondamentali:

1. La formazione di un centro di eccellenza (“Apfelakademie/Accademia della Mela”) destinato a promuovere ed integrare le attività produttive locali, la ricerca sperimentale in campo agro-alimentare e forestale e la fruizione di servizi, con funzione di nucleo propulsivo per la rivitalizzazione di tutta l’area e per la sua conversione in parco.

2. Il tracciamento di due assi di vertebrazione, convergenti sul nucleo centrale, destinati ad intercettare le “presenze” residue della base militare ridotte, trasfigurate e trasformate nei padiglioni attrezzati e nelle “folies” del nuovo parco.

3. La ricucitura dell’area con il tessuto agricolo e con il paesaggio dell’altopiano.

La struttura del parco ricalca le tracce del sistema dispositivo militare reinterpretandone le parti, riconnettendosi al tessuto paesistico ed offrendo una sequenza di ambienti ed una grande varietà di attività. Agli estremi dei due assi sono collocati un una biopiscina per la balneazione e per il pattinaggio ed un’area per spettacoli ed eventi culturali. Sull’impronta del recinto orientale si susseguono orti con antiche varietà autoctone, sono ricostruiti in sequenza didattica i paesaggi dell’Alto Adige, mentre in prossimità del bosco una ospita installazioni artistiche temporanee.

Il parco si propone quale punto di partenza attrezzato per tutte le escursioni e le attività sportive lungo i percorsi dell’altopiano, nonché quale luogo di collaborazione con enti ed associazioni socio culturali alto-atesine.