Consulenza paesaggistica a supporto dell'incarico di predisposizione di elaborati specialistici e di dettaglio nell’ambito dell’attività di progettazione preliminare di “Expo 2015 Via d’Acqua Sud–Canale di restituzione acque dal sito Expo a Navigli

Committenza: Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi


Tecnici incaricati: Arch. Gioia Gibelli, consulente paesaggista della Società Etatec s.r.l


Collaboratori: Arch. Simona Basilico, Pian. Viola Dosi, Dott.ssa Ester Pagnoni, Dott.ssa Camilla Dottini, Dott.ssa Erika De Luca
 

Lotto 2b, Parco di Trenno e lotto 2b, Parco Pertini. Sezioni paesaggistiche
Lotto 2a, Parco Pertini. Render di progetto
Lotto 2b, Parco di Trenno. Stralcio planimetrico
Lotto 2b, Parco di Trenno. Schizzo di progetto

La Via d’Acqua  figura tra i progetti dell’Esposizione Universale del 2015, configurandosi quale connessione del sito espositivo con il territorio che lo ospita e come sistema idraulico e fruitivo di collegamento tra il sistema idrico del Canale Villoresi a nord e il sistema idrico dei Navigli milanesi a sud.

Un progetto di valenza paesaggistico–ambientale oltre che idraulica, che costituisce la continuazione del canale Nord che si sviluppa da una derivazione del canale Villoresi a Garbagnate milanese,  lungo i  sistemi vallivi del Guisa, del Lura e dell’Olona sino a giungere al sito Expo.

Da qui attraversa i grandi parchi della cintura ovest, riconnettendoli attraverso il percorso ciclabile che l’accompagna e riqualificando parte delle aree attraversate, e si immette nello storico Naviglio Grande a san Cristoforo. 

La necessità di portare acqua al Sito espositivo si coniuga con quella di costruzione di un’infrastruttura irrigua permanente a servizio dei territori agricoli a Ovest e soprattutto a Sud di Milano. 

Il progetto si pone altri due importanti obiettivi:  riportare i milanesi all’acqua e l’acqua ai milanesi, attraverso i numerosi punti di accesso e fruizione del canale, e l’obiettivo di predisporre una infrastruttura idraulica che, potenzialmente, possa raccogliere parte delle acque meteoriche, contribuendo alla sicurezza idraulica dell’ovest milanese e al miglioramento della qualità delle acque dell’Olona che, in tempo di pioggia, raccolgono i reflui urbani. Si può porre quindi come primo progetto urbano di adattamento ai cambiamenti climatici.

Il tracciato attraversa il vasto sistema di parchi esistenti, ove potranno trovare sede ideale e occasione di valorizzazione e divulgazione anche ulteriori realizzazioni e testimonianze relative al tema dell’Esposizione Universale “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. 


Via d’Acqua Suddal Sito espositivo al Naviglio Grande - circa 11,35 km dei quali 3,52 km intubati e i restanti 7,83 km a cielo aperto. I contesti attraversati variano dai densi tessuti urbanizzati a cavallo di via Gallarate e via Forze Armate ai vasti spazi aperti ed orizzonti agricoli del parchi ad Ovest di Milano (Parco di Trenno, Boscoincittà , Parco delle Cave). Il canale nei lunghi tratti a vista diviene occasione di connotazione di spazi urbani ora poco caratterizzati o di arricchimento dei vasti parchi urbani attraversati, in altri contribuisce a ridefinire e riqualificare il limite tra urbanizzato (Baggio) e spazi aperti (Parco delle Cave) o a migliorare l’inserimento ambientale del deviatore Olona. La pista di servizio che lo affianca non coincide, se non per brevi tratti, con il percorso principale di collegamento tra Canale Villoresi, Sito Expo e Naviglio Grande, ma  comunque si integra con le reti di fruizione esistenti e in programma.